fbpx

NON C’E NOTTE CHE NON VEDA IL GIORNO:
subisci o agisci il cambiamento?

 

INTRODUZIONE di M. Cristina Nardone

 

Non è la specie più forte a sopravvivere ma

quelle che si adatta più velocemente al cambiamento

 

La pandemia ci ha colti in maniera inaspettata, ha sovvertito regole, comportamenti e abitudini. Ci ha mostrato le nostre vulnerabilità emotive e la fragilità dei nostri progetti minacciando il nostro futuro. Attaccati da un nemico invisibile e fuori controllo, privi di strategie efficaci per scongiurarlo, si sono scatenate in massa le sensazioni più ancestrali di rabbia e paura.

A questo punto il compito che ci aspetta nei prossimi mesi è ricostruire l’Italia ma soprattutto ricostruire noi stessi!

Tra l’emergenza sanitaria e quella economica, infatti, istituzioni, media e aziende dimenticano che la partita decisiva si gioca al tavolo dell’emergenza umana.  

Abbiamo bisogno di uomini e donne stabili all’interno delle nostre aziende e organizzazioni, per fronteggiare la difficile situazione finanziaria. Le risorse che dobbiamo tutelare e far crescere, non sono solo quelle economiche ma soprattutto quelle umane.

“Ecco perché il riflettore va puntato su di noi, sui processi emotivi degli individui, dalla percezione e gestione del rischio a quella delle emozioni e delle relazioni: quanto prima lo comprenderemo e agiremo di conseguenza, tanto più slancio avremo nel trasformare lo stop in un trampolino per la ripartenza.”

Bombardati da informazioni, corrette o scorrette, e accomunati da potenti emozioni, col Covid stiamo vivendo come una “folla psico-emotiva”, con un’anima collettiva, come già molti studi scientifici hanno affermato. 

Già nel 1895 Le Bon nella sua opera “Psicologia delle Folle” ha ben descritto come nei gruppi fosse presente una grossa suggestionabilità reciproca con una forte esasperazione dei sentimenti e di contagio emotivo.

Mentre spiegava il comportamento della folla, Le Bon sviluppò la sua più importante nozione di “mente di gruppo”. La mente di gruppo fa sentire, pensare e agire in un modo completamente diverso da quello in cui ogni individuo si sentirebbe, penserebbe e agirebbe.

La mente di gruppo non è una semplice somma delle menti di tutti i singoli membri di un gruppo. È una mente distinta dalle menti che lavorano su diversi livelli. Il suo funzionamento si basa su emozioni, appelli, suggerimenti e slogan. I suoi atti sono meno razionali e più emotivi.

È una mente irresponsabile che focalizza la sua attenzione su un oggetto immediato. Il suo livello mentale è molto basso, diventa facilmente eccitata e agisce in modo ipnotico. È su questa premessa che le persone si comportano in modo irrazionale in una folla rispetto a quando sono da sole.

La teoria dello psicologo W. McDougall sul comportamento di gruppi non organizzati, è praticamente la stessa di Le Bon. Egli spiega che i due fenomeni centrali del comportamento della folla sono l’intensificazione dell’emozione e l’abbassamento del livello intellettuale.

McDougall spiega che maggiore è il numero di persone in cui le stesse emozioni possono essere osservate simultaneamente, maggiore è il contagio emotivo. L’individuo sotto l’influenza dell’emozione perde il potere di essere critico per sperimentare e sentire la stessa emozione. L’emozione collettiva viene intensificata ulteriormente dall’interazione reciproca.

McDougall ha descritto il comportamento della folla con le seguenti parole: < Una folla è “eccessivamente emotiva, impulsiva, volubile, incoerente, irresoluta ed estrema nell’azione, mostrando solo le emozioni più grossolane e i sentimenti meno raffinati; estremamente suggestionabile, incurante nella deliberazione, frettolosa nel giudizio, incapace di qualsiasi altra forma di ragionamento più semplice e imperfetta; facilmente influenzata e guidata, priva di autocoscienza, priva di rispetto di sé e di senso di responsabilità …. Quindi il suo comportamento è come quello di un bambino indisciplinato o è come una bestia selvaggia. >

Molte teorie sono state proposte da vari psicologi e sociologi anche in tempi più moderni per spiegare perché la folla si comporta in un modo particolare.

QUELLO SUL QUALE TUTTI CONCORDANO E CHE È IMPORTANTE SOTTOLINEARE, È CHE IL COMPORTAMENTO DELLA FOLLA È SEMPRE DETERMINATO EMOTIVAMENTE.

Le cose che accomunano tutte le persone sono emozioni così fondamentali come paura, rabbia e collera. Con queste emozioni in comune, le folle si formano, interagiscono e agiscono.

Le folle sono diventate oggetto di studio di varie scienze, oggi gli studi di psicologi e sociologi si concentrano sulla manipolazione mediatica e sui cambiamenti che il Web ha determinato nella alterazione della comunicazione.

 

“Caro lettore, abbiamo chiaro che questo È IL MOMENTO della BUONA Comunic-Azione e di acquisire nuove capacità di Problem Solving Strategico per gestire le nuove complessità delle INTERAZIONI UMANE.”

Ho proposto la mia idea ad amici e colleghi, (coach, counselor, psicologi, avvocati, etc) di CREARE UNO SPAZIO ONLINE con delle dirette su Facebook PER SOSTENERE PERSONE (di conseguenza anche aziende), nelle loro difficoltà quotidiane, per aiutarle a cambiare modo di comunicare, di usare parole che spingano verso un cambiamento e soluzioni che creino emozioni GESTITE per uscire dall’effetto folla che crea disagi, dolore, rabbia, paure.

Ci aspetta un grande sfida per creare un “nuovo modo di pensare causato dal vecchio modo di pensare”, come diceva A. Eistein, è solo nostra responsabilità individuale costruire il mondo che desideriamo, perchè Il futuro non esiste lo possiamo solo inventare!

Così, da donna pragmatica, che pensa “Non ho una fede da difendere ma risultati concreti da raggiungere” metto in gioco me stessa, le mie abilità nel tentare di gestire questo epocale cambiamento umano.

Insieme Valentina Viciani, Paolo Vocca e Argyrios Dourvas, che hanno subito colto il mio intento, condurremmo altri ospiti nelle nostre dirette Live con l’obiettivo di creare “stati emotivi percettivi di maggior benessere” quando tutto va storto, quando la complessità ci fa perdere la speranza.

Ti auguro una buona partecipazione, certa che le nozioni ed esperienze che troverai nei nostri Live-Video ti aiuteranno a vedere, sentire e percepire in modo più funzionale e con più possibili soluzioni alternative ai tuoi problemi e difficoltà quotidiane.

Perché ricorda, dalla notte dei tempi NON C’E NOTTE CHE NON VEDA IL GIORNO ed insieme possiamo trasformare, la paura e l’incertezza in coraggio!

La magia delle parole: la comunic-azione che crea

#NardoneLiveFacebook: Mente e corpo, come prendersene cura e stare bene durante le restrizioni

In questo quarto incontro abbiamo affrontato il tema “SIAMO MENTE E CORPO: COME PRENDERSENE CURA PER STAR BENE CON SÉ STESSI CON LE RESTRIZIONI COVID?” Ospiti dell’incontro professor Pier Antonio Bacci, opinion leader in Flebologia e Chirurgia Estetica e Christian Demelas titolare e docente di CHRISTIAN DEMELAS ACADEMY Personal Wellness e Coaching Sport, tecnico di cosmesi per la formulazione e protocolli estetici. Abbiamo scoperto che la bellezza è tutto ciò che ci fa “sorridere”. La bellezza, secondo il Prof. Bacci è...

#NardoneLiveFacebook: libere professioni e l’incertezza del futuro, come gestirla

In questo terzo incontro abbiamo affrontato il tema delle libere professioni, l’incertezza del futuro e come gestirla. Ospite dell’incontro Antonio SORRENTO, Presidente dell’associazione PIN - Partite Iva Nazionali. Abbiamo scoperto che ne fanno parte all’associazione circa 40.000 iscritti e diventa una necessità che i titolari della partita iva in Italia siano rappresentati da un'unica associazione. Il primo elemento emerso nella discussione è stato quello della tassazione dei titolari di partita iva (micro-imprese, singoli professionisti) è circa il 60- 64% del fatturato. L’idea di...

#NardoneLiveFacebook: la lite interiore. Io sono anche il mio corpo.

In questo secondo incontro abbiamo affrontato il tema del dialogo con noi stessi e del rapporto col nostro corpo. Abbiamo scoperto come, in ottica strategica, i problemi possono essere risolti a un primo livello (logico) laddove si individua la parte del problema su cui si può più efficacemente e brevemente intervenire, che è sempre un'azione da porre in essere in maniera diversa da ciò che facciamo di solito (e che non ha risolto il problema); poi vi è un secondo...

Non c’è notte che non veda il giorno. DPCM – Cambiamenti: istruzioni per l’uso.

In questa prima puntata si è affrontato il tema del cambiamento, e di ciò che possiamo realmente fare per poter gestire, invece che subire, gli eventi che stanno sconvolgendo le nostre abitudini e la nostra percezione della realtà. Ognuno di noi dovrà far leva sulle proprie capacità latenti, mettere in atto piccole azioni che possano farci percepire queste restrizioni come qualcosa di transitorio, una fase problematica della nostra vita che ne precede, logicamente e cronologicamente, un'altra in cui la burrasca...