4.1 Elaborazione Narrativa del Confronto
La tabella evidenzia differenze strutturali, non solo di sfumatura. L’approccio del Counseling tradizionale si basa su una relazione di supporto in cui il cambiamento emerge organicamente dal cliente. Il professionista crea le condizioni, ma non “ingegnerizza” il processo. Il Coaching tradizionale, pur essendo più direttivo, si concentra primariamente sulla mobilitazione di risorse e volontà già esistenti, lavorando a un livello prevalentemente comportamentale e motivazionale.
Il Counsel Coaching Strategico si colloca su un piano differente. Il suo presupposto è che spesso la volontà e le risorse sono bloccate da percezioni e reazioni disfunzionali che il cliente non può superare con la sola logica ordinaria. Pertanto, l’intervento non è solo di supporto o di motivazione, ma è un’operazione strategica mirata a smantellare la struttura del problema.
Mentre un counselor potrebbe esplorare empaticamente la paura di parlare in pubblico di un manager, e un coach potrebbe stabilire un piano d’azione graduale per aumentare le sue esposizioni, un Counsel Coach Strategico indagherebbe su cosa fa il manager per cercare di gestire la sua ansia (le “tentate soluzioni”: iper-preparazione, evitamento, auto-dialogo negativo) e prescriverebbe una manovra paradossale (es. “prima di ogni presentazione, passi cinque minuti a pensare volontariamente a tutti i peggiori scenari possibili”) per interrompere il circolo vizioso e creare una nuova esperienza percettiva. L’ascolto del professionista strategico non è solo empatico, è diagnostico; le sue domande non sono solo esplorative, sono leve progettate per ristrutturare la realtà dell’interlocutore.
In sintesi, se il Counseling aiuta a “sentirsi meglio” riguardo a un problema e il Coaching aiuta a “fare meglio” nonostante un problema, il Counsel Coaching Strategico mira a “FUNZIONARE MEGLIO” DISSOLVENDO LA STRUTTURA STESSA DEL PROBLEMA, rendendo così il “sentirsi” e il “fare” una conseguenza inevitabile.
Sezione 5: Domini di Applicazione e Profili dei Clienti
La natura del modello strategico, focalizzato sui processi disfunzionali piuttosto che sui contenuti specifici, ne determina un campo di applicazione eccezionalmente vasto e un profilo di cliente ben definito.
5.1 Scopo dell’Intervento
Il Counsel Coaching Strategico vanta una notevole “trasversalità” di applicazione. Il modello non è confinato a un singolo settore, ma si applica a qualsiasi situazione in cui un sistema umano (individuale o collettivo) è bloccato in un equilibrio disfunzionale. Gli ambiti di intervento dichiarati sono molteplici e variegati:
- Ambito Personale: Gestione di cambiamenti di vita, aumento dell’autostima, superamento di blocchi emotivi.
- Ambito Relazionale: Risoluzione di conflitti di coppia, familiari o lavorativi.6
- Ambito Professionale e Manageriale: Sviluppo della leadership, gestione di collaboratori, presa di decisioni complesse, career coaching.6
- Ambito Aziendale e di Team: Gestione dei conflitti interni, miglioramento della comunicazione, allineamento verso obiettivi strategici.6
- Contesti Specifici: Il modello è stato declinato anche per settori particolari come quello educativo e sanitario, come testimoniato da pubblicazioni quali “L’Infermiere Strategico”.6
Questa versatilità deriva dal fatto che il modello non tratta “problemi di marketing” o “problemi di coppia”, ma tratta “problemi di funzionamento” che si manifestano in contesti di marketing o di coppia. La tecnologia sottostante rimane la stessa: identificare le tentate soluzioni e applicare stratagemmi per sbloccare il sistema.
5.2 Il Cliente Ideale
Il cliente ideale per il Counsel Coaching Strategico è l’individuo o l’organizzazione che si percepisce come “bloccato” (“stuck”).
Questo profilo include:
Individui che, pur sapendo cosa dovrebbero fare, non riescono a farlo a causa di blocchi emotivi o comportamentali.
Manager e imprenditori in crisi, che hanno perso la visione strategica o che faticano a prendere decisioni.
Persone che sentono di “subire la realtà” invece di crearla e gestirla attivamente.5
Team o organizzazioni intrappolati in dinamiche relazionali o operative disfunzionali.
Il modello si posiziona esplicitamente per una clientela proattiva, orientata ai risultati. Il sito di M. Cristina Nardone afferma chiaramente: “Se vuoi continuare a credere che ‘la vita è dura’ e vuoi solo lamentarti non facciamo per te! Se invece vuoi cambiare e ottenere risultati concreti, in tempi rapidi, sei nel posto giusto!“.
Questa dichiarazione delinea un contratto psicologico chiaro:
il cliente può aspettarsi un intervento focalizzato, pragmatico e senza fronzoli.
CONCLUSIONE: Il Modello Strategico come Tecnologia Pragmatica del Cambiamento
Al termine di questa analisi comparativa, emerge con chiarezza che il Counsel Coaching Strategico, secondo il modello sviluppato da M. Cristina Nardone, non è una semplice fusione sinergica di Counseling e Coaching, né si colloca in un punto intermedio tra i due.
Esso rappresenta una terza categoria distinta, un paradigma a sé stante la cui identità è definita non dalla sua apparente natura ibrida, ma dalla sua radice epistemologica: una rigorosa “tecnologia del cambiamento” 6 di derivazione cibernetico-sistemica.
Mentre il Counseling tradizionale si fonda sull’empatia e sulla relazione di supporto e il Coaching tradizionale sulla motivazione e sulla pianificazione, il Counsel Coaching Strategico si fonda sulla performance e sulla precisione dell’intervento. Il suo differenziatore principale non è la qualità della relazione o la chiarezza degli obiettivi – elementi comunque presenti – ma l’efficacia e l’efficienza nel produrre un cambiamento misurabile.
Il linguaggio del modello è quello dei risultati: “efficacia superiore al 90% su oltre 6.000 casi trattati”, interventi in “tempi brevi” 5 e raggiungimento di “risultati concreti”.
Questo lessico inquadra l’intervento non tanto come un viaggio esplorativo, quanto come un’operazione ingegneristica precisa, quasi chirurgica, volta a ristrutturare la percezione e la reazione del cliente.
LA PROMESSA ULTIMA DEL MODELLO, E IL SUO PIÙ SIGNIFICATIVO PUNTO DI ROTTURA CON GLI APPROCCI CONVENZIONALI, RISIEDE NEL SUO IMPEGNO A SFRUTTARE UNA COMPRENSIONE SOFISTICATA DEI MECCANISMI DI FUNZIONAMENTO UMANO PER TRASFORMARE IL CAMBIAMENTO POSITIVO DA UN ESITO AUSPICABILE A UN RISULTATO “INEVITABILE”.5
IN QUESTO SENSO, IL COUNSEL COACHING STRATEGICO SI PROPONE NON COME UN’ARTE DELL’AIUTO, MA COME UNA SCIENZA APPLICATA DELLA SOLUZIONE