Il cuore del mio lavoro è il supporto alla persona, nella gestione delle emozioni e nelle relazioni. Il valore aggiunto che porto è l’anima infermieristica: un approccio autenticamente umano, basato sull’accoglienza e l’attenzione alla persona nella sua interezza fisica, emotiva e sociale, orientate al benessere mente-corpo.
Amo creare uno spazio dedicato e protetto, in cui, chi si affida, può esplorare gli ostacoli che incontra e attivare nuove risorse.
Autoefficacia, indipendenza e consapevolezza operativa sono le competenze che alleniamo insieme, attraverso azioni concrete, quotidiane, costruendo passo dopo passo nuovi percorsi di realizzazione e soddisfazione. Credo profondamente che ogni persona abbia dentro di sé le risorse per cambiare ciò che non funziona e costruire ciò che desidera.
Perché il momento giusto non arriva da fuori: si costruisce dentro, con strumenti nuovi, azioni concrete e uno sguardo strategico sul futuro.

“Non aspettare il momento opportuno: crealo.”  – G.B. Shaw

Oggi posso dire di aver integrato la mia esperienza infermieristica, la specializzazione in Counsel Coaching Strategico® e il mio bagaglio professionale di tanti anni di docenza e progettazione della formazione nella Direzione della Progettazione Didattica della Scuola Triennale della Dott.ssa Maria Cristina Nardone. Mi impegno per curare percorsi formativi etici, personalizzati e di alta qualità, con l’obiettivo di offrire agli allievi strumenti pratici, efficaci e immediatamente applicabili per un’esperienza completa di apprendimento del Modello di Counsel Coaching Strategico®.

Con lo sguardo rivolto anche a chi cura, collaboro attivamente al progetto “Professioni Sanitarie Strategiche”: un’esperienza formativa immersiva, basata sul Problem Solving Strategico e sulla Comunicazione Strategica, pensata per sostenere il benessere e la performance dei professionisti della salute. E’ molto più di un corso, è un’esperienza trasformativa, che allena mente e cuore, unisce sapere tecnico e strategia relazionale, trasforma il “fare” in “saper fare” e “saper essere”. Perché chi cura ha bisogno, a sua volta, di essere curato. Chi sostiene, ha bisogno di essere sostenuto. Chi guida, ha bisogno di ritrovare la propria direzione. E quando questo accade, non si migliora solo la prestazione professionale: si rigenera la motivazione, si rafforza l’identità, si accende una nuova energia che si riflette sul benessere di chi assiste e di chi è assistito. Perché prendersi cura di chi cura significa, in fondo, prendersi cura di tutti.

 “Non possiamo cambiare il vento, ma possiamo orientare le vele.”  – Aristotele

Il futuro si costruisce, un’azione consapevole alla volta! Se vuoi conoscermi meglio e lavorare con me, mi trovi qui: